Coronavirus e Crollo Borse: quali sono gli Investimenti Sostenibili consigliabili?
In queste settimane abbiamo assistito sui mercati a crolli generalizzati. L’impatto dell’emergenza Coronavirus sull’economia reale è stato forte e molto visibile. Per contenere le perdite dovute alla volatilità di breve periodo abbiamo consigliato ai nostri Clienti di operare switch per mettere buona parte dei portafogli in liquidità, in una situazione di maggiore tranquillità.
Il Futuro ci aspetta
Ma è già tempo di iniziare a pensare al futuro, al prossimo futuro. L’emergenza, infatti, è destinata a terminare. Si entrerà probabilmente in una fase di recessione tecnica, ma il mondo, come per le grandi crisi già affrontate in passato, si riprenderà.
In tempi che potrebbero anche essere sorprendentemente rapidi, come accadde per la crisi del 2007-2008.
Il Coraggio ripaga
È il momento di avere coraggio. Di guardare oltre l’incertezza e il pessimismo diffusi e palpabili. La priorità dev’essere la definizione di un piano di rientro nel breve-medio periodo. Rientrare in che modo, però? Valutando caso per caso. In funzione della percezione del rischio e delle prospettive di rendimento del singolo investitore.
L’asset ideale per tutti non esiste. Ma l’attuale situazione impone di dirigere l’attenzione prima di tutto verso l’equity, strada maestra per dare ristoro ai portafogli nel medio periodo, con quotazioni a forte sconto prodotte dai crolli generalizzati di cui si diceva. Che potrebbero persino accentuarsi con il progressivo coinvolgimento, nell’emergenza, di paesi trainanti per l’economia mondiale, come gli Stati Uniti.
Gli oggettivamente ampi differenziali oggi esistenti tra le quotazioni attuali e i valori futuri di medio-lungo periodo, hanno generato opportunità d’investimento che meritano di essere esplorate.
Sui tempi della ripresa esiste incertezza, quindi qualsiasi posizionamento si scelga dev’essere tollerante nei confronti di eventuali nuove perdite. È però verosimile che, così com’è stato violento il ribasso, violenta possa risultare anche la risalita. Il consiglio è quindi di creare meccanismi di entrata graduale e programmata, per evitare il rischio di “restare al palo”.
Una visione globale è l’approccio obbligato
La visione di Chignoli & Co. è positiva, in particolare, su attività e settori a più elevato impatto sociale, come ad esempio healthcare, ricerca, infrastrutture. Ci stiamo quindi orientando in modo crescente verso strumenti e portafogli d’investimento che permettano di aumentare l’esposizione in questo senso, come i fondi a impatto sociale.
Soprattutto in questo periodo, ci pare giusto pensare a investimenti in settori e attività che, al di là dell’impegno dello Stato, anche i privati possono contribuire a sostenere in virtù della grande rilevanza che essi rivestono in termini di interesse collettivo.
Soprattutto in questo periodo, ci pare giusto prediligere un approccio all’investimento che non guardi solo al rendimento e al rischio, ma esprima tangibilmente anche la consapevolezza dell’importanza della partecipazione del singolo alla vita collettiva.
Come già sostenuto all’interno della nostra piu recente newsletter:
Il tutto si traduce con il sostegno dell’investitore privato a settori nevralgici per il benessere della collettività.
Più in generale siamo positivi sui settori che incarnano meglio di altri il cambiamento epocale nel senso della transizione verso la sostenibilità che sta avvenendo a livello mondiale e che l’emergenza Coronavirus potrebbe contribuire, forse in modo decisivo, ad accelerare.
In conclusione
È proprio in situazioni di grande emergenza collettiva che si comprende meglio, provandolo sulla propria pelle, quanto certi settori debbano rappresentare una priorità d’investimento non solo per il soggetto pubblico ma, almeno in parte, anche per quello privato. Perché sono pezzi di economia reale che ognuno di noi ha interesse funzionino al meglio.