Cogliere le opportunità trasversali ai settori segnati dall’innovazione imposta dal processo di disruption. Estelle Menard, deputy head dell’azionario tematico globale di Amundi, spiega perché investire in società capaci di sovvertire i business model dei settori economicamente maturi è una strategia vincente.
L’innovazione viene comunemente associata a fenomeni quali la tecnologia, la digitalizzazione, l’automazione. Non a torto. Ma ne esiste un’accezione più sottile, quella che da alcuni viene chiamata disruption.
Si tratta di un’azione dirompente, atta a ripensare tutte le “regole del gioco” esistenti e a creare una nuova normalità, più vantaggiosa della precedente. La vita quotidiana, o almeno parti rilevanti di essa, semplicemente, migliorano. Sicurezza, efficienza, rapidità, semplicità possono essere solo alcuni dei vantaggi derivati dalla distruzione creatrice di questi nuovi modelli di business.
In occasione dell’ultima edizione del Salone del Risparmio Paolo Proli, head of retail distribution di Amundi, ha sottolineato l’attenzione della casa francese alle soluzioni di investimento nell’innovazione tecnologica tramite la selezione di “disruptive player” del calibro di Tesla. E nel novero dei campioni dell’innovazione non mancano esempi “made in Italy” come Foorban, il primo ristorante interamente digitale italiano, e Satispay, leader nel settore del digital sharing in materia di pagamenti.
Aziende considerate dirompenti per la loro capacità di trasformare il mercato in cui operano, i disruptive player la fanno da padrone anche nelle strategie di investimento di Amundi, e in particolare nel fondo tematico CPR Invest Global Disruptive Opportunities cogestito da Estelle Menard, deputy head dell’azionario tematico globale.
Lanciato nel 2016, attualmente il fondo conta asset in gestione per oltre 550 milioni di euro. Menard e il team di Amundi-CPR AM guidato dal capo dell’azionario tematico Vafa Ahmadi declinano il macrotema della disruption in quattro filoni di investimento: economia digitale, industria 4.0, scienza e salute personale e pianeta terra.
Secondo la sua opinione ed esperienza, cosa rende un’azienda (e il suo modello di business) davvero disruptive? prosegui la lettura sulla fonte
Fonte: focusrisparmio.com