Quando il derivato diventa nullo.
Sentenza Cassazione sui Derivati. La Cassazione ha stabilito che nel contratto derivato la banca era obbligata ad informare i clienti del mark to market, dei costi impliciti e prospettare scenari probabilistici. In caso contrario il derivato diventa nullo. Il caso del Comune di Cattolica vs Bnl farà giurisprudenza?
Nel bel mezzo del coronavirus una sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite chiude una delle ferite finanziarie più dolenti degli ultimi decenni in Italia: quella procurata dai derivati che le banche hanno venduto a Comuni, Province, Regioni e Aziende private.
Lo spiega al Sole 24 Ore anche Carla Raineri, presidente della prima Sezione Civile-specializzata imprese della Corte d’Appello di Milano ed estensore di una sentenza che nel 2013 anticipò molti dei temi oggi trattati dalla Cassazione: «La sentenza costituisce un fondamentale punto di riferimento per tutti i giudici chiamati a decidere su questa delicata e complessa materia – spiega -. I principi universali ivi sanciti trascendono la singola fattispecie e potranno trovare applicazione non solo ai derivati degli Enti locali, ma anche a quelli stipulati dalle imprese».
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RISPONDE IL DOTT. GIACOMO CHIGNOLI, CONSULENTE PATRIMONIALE E FINANZIARIO.
A due mesi dallo scoppio della Pandemia Covid-19, il Dott. Chignoli, Consulente patrimoniale e finanziario, fondatore del Network di professionisti Chignoli&CO, risponde con chiarezza e precisione fornendo preziosi consigli.
1) A 2 MESI DALLO SCOPPIO DELLA PANDEMIA, QUAL E’ LA SITUAZIONE DEI MERCATI E DEI PORTAFOGLI DEGLI INVESTITORI?
2) DUNQUE, A DISPETTO DELL’EMERGENZA SANITARIA, C’E’ UN CERTO OTTIMISMO SUI MERCATI?
3) QUALI SONO LE OPPORTUNITA’ IN QUESTA FASE?
4) PUO’ FARE QUALCHE ESEMPIO CONCRETO?
5) INTERESSANTE, AVETE ANCHE INDIVIDUATO SETTORI PIU’ DIFENSIVI?
6) E’ CONVINTO DEL RUOLO ANCHE SOCIALE DELL’INVESTIMENTO?
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Sostenibilità. Transizione Green, il tramonto del Petrolio.
Niente più corsa al petrolio in momenti di ribassi, ma una crescente sensibilità al problema della sostenibilità. Così la transizione green vede nel recente crollo del Wti non una minaccia, ma una conferma del calo della domanda.
L’articolo a cura di we-wealth offre interessanti riflessioni di Kristina Church, senior Investment Strategist per gli investimenti sostenibili di Lombard Odier Investment Manager.
Lo shock dei prezzi che ha colpito i combustibili fossili a partire dall’ inizio dello scorso mese sta sortendo l’effetto opposto rispetto che al passato. Allontanando i consumatori da un tipo di mobilità inquinante, a favore di soluzioni più green e sostenibili.
Auto e mobilità.
Il settore dei trasporti è già da tempo interessato da una netta trasformazione. Il mix di cambiamenti regolamentari e sensibilità da parte dei consumatori sta modificando le dinamiche di domanda ed offerta.
“Se si considerano i dati storici un crollo significativo del prezzo del petrolio avrebbe di norma contribuito a rallentare la transizione verso una mobilità pulita” cambiando la dinamica dei costi e “sostenendo un maggior uso dei veicoli a più alta intensità di carbonio”, specie quelli di utilità sportiva (Suv in primis) e pick-up. Ciò vale soprattutto per gli Stati Uniti, dove circa il 50% del prezzo retail della benzina riferisce direttamente al greggio, mentre l’altro 50% è suddiviso tra tasse, costi di distribuzione e di raffinazione. In Europa la tassazione è significativamente più elevata e pertanto il calo del prezzo del petrolio incide in misura molto minore sul prezzo finale del combustibile.
Petrolio più basso, niente più corsa alla benzina
Il ribasso del greggio gioca ancora a discapito dei veicoli elettrici? Dati alla mano, non più.
Secondo gli esperti di Lombard Odier IM, la rapida flessione che ha colpito i prezzi del petrolio (con un calo del greggio Wti nel mese di marzo superiore al 50%, fino ad un minimo di quotazione a ridosso dei $19 al barile) probabilmente si protrarrà a lungo. Alla luce di ciò e delle nuove tendenze in atto, “siamo convinti che la transizione verso il trasporto pulito continuerà ad offrire opportunità d’investimento interessanti, in particolare con la reazione dei consumatori e dei governi agli ingenti costi economici e sociali provocati dalla pandemia da Covid-19”.
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Covid-19. L’Ora del Coraggio Finanziario
Coronavirus e Crollo Borse: quali sono gli Investimenti Sostenibili consigliabili?
In queste settimane abbiamo assistito sui mercati a crolli generalizzati. L’impatto dell’emergenza Coronavirus sull’economia reale è stato forte e molto visibile. Per contenere le perdite dovute alla volatilità di breve periodo abbiamo consigliato ai nostri Clienti di operare switch per mettere buona parte dei portafogli in liquidità, in una situazione di maggiore tranquillità.
Il Futuro ci aspetta
Ma è già tempo di iniziare a pensare al futuro, al prossimo futuro. L’emergenza, infatti, è destinata a terminare. Si entrerà probabilmente in una fase di recessione tecnica, ma il mondo, come per le grandi crisi già affrontate in passato, si riprenderà.
In tempi che potrebbero anche essere sorprendentemente rapidi, come accadde per la crisi del 2007-2008.
Il Coraggio ripaga
È il momento di avere coraggio. Di guardare oltre l’incertezza e il pessimismo diffusi e palpabili. La priorità dev’essere la definizione di un piano di rientro nel breve-medio periodo. Rientrare in che modo, però? Valutando caso per caso. In funzione della percezione del rischio e delle prospettive di rendimento del singolo investitore.
L’asset ideale per tutti non esiste. Ma l’attuale situazione impone di dirigere l’attenzione prima di tutto verso l’equity, strada maestra per dare ristoro ai portafogli nel medio periodo, con quotazioni a forte sconto prodotte dai crolli generalizzati di cui si diceva. Che potrebbero persino accentuarsi con il progressivo coinvolgimento, nell’emergenza, di paesi trainanti per l’economia mondiale, come gli Stati Uniti.
Gli oggettivamente ampi differenziali oggi esistenti tra le quotazioni attuali e i valori futuri di medio-lungo periodo, hanno generato opportunità d’investimento che meritano di essere esplorate.
Sui tempi della ripresa esiste incertezza, quindi qualsiasi posizionamento si scelga dev’essere tollerante nei confronti di eventuali nuove perdite. È però verosimile che, così com’è stato violento il ribasso, violenta possa risultare anche la risalita. Il consiglio è quindi di creare meccanismi di entrata graduale e programmata, per evitare il rischio di “restare al palo”.
Una visione globale è l’approccio obbligato
La visione di Chignoli & Co. è positiva, in particolare, su attività e settori a più elevato impatto sociale, come ad esempio healthcare, ricerca, infrastrutture. Ci stiamo quindi orientando in modo crescente verso strumenti e portafogli d’investimento che permettano di aumentare l’esposizione in questo senso, come i fondi a impatto sociale.
Soprattutto in questo periodo, ci pare giusto pensare a investimenti in settori e attività che, al di là dell’impegno dello Stato, anche i privati possono contribuire a sostenere in virtù della grande rilevanza che essi rivestono in termini di interesse collettivo.
Soprattutto in questo periodo, ci pare giusto prediligere un approccio all’investimento che non guardi solo al rendimento e al rischio, ma esprima tangibilmente anche la consapevolezza dell’importanza della partecipazione del singolo alla vita collettiva.
Come già sostenuto all’interno della nostra piu recente newsletter:
Il tutto si traduce con il sostegno dell’investitore privato a settori nevralgici per il benessere della collettività.
Più in generale siamo positivi sui settori che incarnano meglio di altri il cambiamento epocale nel senso della transizione verso la sostenibilità che sta avvenendo a livello mondiale e che l’emergenza Coronavirus potrebbe contribuire, forse in modo decisivo, ad accelerare.
In conclusione
È proprio in situazioni di grande emergenza collettiva che si comprende meglio, provandolo sulla propria pelle, quanto certi settori debbano rappresentare una priorità d’investimento non solo per il soggetto pubblico ma, almeno in parte, anche per quello privato. Perché sono pezzi di economia reale che ognuno di noi ha interesse funzionino al meglio.
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